Mattina di relax! Siamo sulla terrazza della nostra villa overwater. Il fruscio del vento tra le foglie di palma, sull'oceano, tra i miei capelli e sul foglio mentre scrivo, questo orizzonte grigio, una linea scura che ci divide dal cielo, sono tutti compagni fedeli in questo 7 di luglio. Il vento scompiglia soprattutto i miei pensieri e non posso certo fare a meno di pensare quanto sia stato straordinario il fatto di essere stata catapultata su un' isola così lontana dalla "mia" isola: la Sicilia.
Qui molte cose mi fanno sentire a casa, ma poi, dopo tutto, "ogni luogo è casa se si è in pace con se stessi".
Oggi rifletto molto su ciò che mi circonda: l'oceano! E mi vengono in mente alcuni versi dialettali della poesia "UMari" del pittore e poeta siciliano Alfredo Ossino che raccontano del rapporto tra l'uomo, il mare e la natura. Ossino scrive che il mare è bellezza pura, è instancabile, è immenso, è invincibile, ma l'uomo approfittando della sua arroganza fa di tutto per opprimerlo.
Gli ultimi versi della poesia esortano l'uomo a rispettare il mare e al cambiamento per evitare il disastro anche di se stesso : "...sta cosa nun pò durari, pirchì l'omu accussi intelligenti lutta sempri cu lu mari e pa natura e nun fa nenti? Pirchì l'omu nun capisci ca da natura è 'mpizzuddu ca si chista spirisci puru iddu diventa nuddu."
Il pomeriggio è stato caratterizzato dalla scoperta delle tradizioni culinarie locali. Mahinda, il cuoco, ci ha fatto preparare con le nostre mani, il Bagia: un impasto fatto con farina e acqua calda chiamato Chapati, imbottito di verdure che poi viene fritto; i maldiviani usano mangiarlo per accompagnare il the del pomeriggio. Poi abbiamo preparato il Masuni: un'insalata fatta con tonno, cipolla e verdura, ricoperta di granella di cocco. Cibi estremanente particolari e distanti dai nostri gusti, ma interpretarli ci ha fatto entrare nel vivo della loro vita e delle loro tradizioni. Mi sono sentita molto coinvolta e contenta!
Di seguito, il programma ha previsto il sunset snorkeling, con muta e torce. Esilarante! Nel reef di Athuruga abbiamo nuotato insieme a tantissimi pesci colorati, forme e dimensioni delle più svariate, accattivanti e meravigliosi! Il regalo di oggi è stata una straordinaria nuotata con una pacifica tartaruga.
Abbiamo spento le torce, era buio, e muovendo le pinne il plancton sembrava illuminato e quello che vedevamo erano tantissime lucine nell'acqua. Spettacolare!
Al rientro ci attendeva una serata tipicamente maldiviana, il resort addobbato a festa, le luci, il sottofondo musicale...che accoglienza calda e magica!
Le tradizioni delle Maldive, hanno sapore africano e la stessa danza locale il "bodu beru" lo confermano.
Bodu significa grande e bero significa tamburo. La cassa armonica di questi tamburi è costituita dalla parte centrale del tronco della palma da cocco. La loro musica è un mix tra ritmi arabi e africani ed era costume suonare questo strumento durante i lunghi viaggi in Dhoni per tenere sveglio l'equipaggio.
I maldivini del resort hanno organizzato una serata danzante: hanno suonato per noi e abbiamo ballato con loro al ritmo dei tamburi.
Adesso è tardi, la luna incanta e illumina l'oceano con i suoi raggi argentei che impreziosiscono ancora di più ogni cosa davanti i nostri occhi.
Sento vibrare sulla mia pelle il vento e ringrazio il cielo.
Simona