Arrivederci Polinesia, anche questa volta sei riuscita a stupirmi.
Sarà la tranquillità che si percepisce di fronte al tuo mare, i tramonti infuocati, l’energia che riesci a trasmettermi.
Ieri guardavo i bambini della figlia di Josepine, la proprietaria di un Relais a Rangiroa, stavano facendo i compiti su un tavolino di fronte all’oceano, proprio nel punto dove regolarmente si avvistano i delfini.
Pensavo a come possa essere, per un bambino, crescere qui, studiare su quel tavolino ogni giorno, andare a giocare nell’acqua, magari con i pesci e ogni tanto con le mante.
Da adolescente magari iniziare con il surf, svegliarsi presto e cercare gli spot migliori dove cavalcare le onde, andare alle roulottes la sera con gli amici, muoversi con le biciclette, non sapere cosa sia il freddo né la neve.
Tuikura ha studiato a Parigi e per un periodo è stata anche a Londra, ma poi è tornata da te, non ce l’ha fatta a starti lontana.
Spesso penso a tutte le cose che vorrei fare, piccoli e grandi progetti, ho l’abitudine di scrivermi tutto in una lista che guardo praticamente ogni giorno.
Eppure qui, la vita sembra così semplice e bella e mi accorgo che forse la serenità non si raggiunge riempendosi la vita di cose, ma fermandosi un po’, recuperando l’autenticità dei gesti.
Mi mancherai Polinesia, questa volta ancora di più.