L’appuntamento per l’escursione di oggi è alle 8.45, quindi armate di maschera, pinne e boccaglio giungiamo in un porticciolo, dove ci attende il capitano di un motoscafo giallo limone e il suo equipaggio, formato da Moroe e Tapu, due giovani ragazzi polinesiani. Il viaggio che ci aspetta dura all’incirca un’ora e immediatamente capiamo che ci sarà da tenersi forte, perché il capitano, che è un personaggio loquace e strambo, vuole mostrarci tutta la sua destrezza da pilota e spinge la barca come una scheggia impazzita sull’acqua, ridendo a crepapelle per le nostre facce semi terrorizzate. A ogni onda sobbalziamo e veniamo lavate dagli schizzi d’acqua, finché, ad un tratto, la barca si ferma e... iniziano a saltare proprio vicino a noi i delfini, l’emozione che provo è indescrivibile e dopo un urlo di stupore e gioia rischio di commuovermi. Più noi gridiamo entusiaste, più loro piroettano e guizzano fuori dall’acqua e ad un tratto scorgiamo anche un piccolo che nuota insieme alla sua mamma.
Il tragitto è ancora lungo e quindi ripartiamo alla volta dell’oceano aperto per arrivare alla prima tappa della nostra escursione, quindi scendiamo dalla spiaggia e iniziamo a camminare nell’acqua fino all’arrivò di un moto. Qui Moroe e Tapu raccolgono cocchi freschi e ci intrecciano tre capelli fatti con le foglie di palma, mentre noi andiamo a fare snorkeling tra meravigliosi coralli, abitati da timide conchiglie che si chiudono al nostro passaggio e curiosi pesciolini colorati. Quindi, dopo aver assaggiato pezzetti di cocco freschi, ci incamminiamo a piedi verso la seconda tappa dell’escursione e ci troviamo davanti ad un paesaggio lunare, una spiaggia di coralli morti si tuffa in un’acqua trasparente, che viene incorniciata da rocce erose dal vento, che ha creato spigoli aguzzi. Qui Moroe ci mostra una piscina naturale in cui ci si può tuffare salendo da una roccia e ovviamente tutte e tre lo seguiamo a ruota. Tra qualche bagno e qualche foto è arrivata l’ora del pranzo, quindi ci spostiamo su un motu, dove ci viene preparato un pranzo a base di pesce fresco grigliato, insalata di tonno crudo e pane di cocco che viene preparato aggiungendo del cocco grattugiato all’impasto di farina e acqua. L’appetito non ci manca e mentre noi assaggiamo tutte queste delizie, il nostro equipaggio ci confeziona tre cestini sempre intrecciarti con le foglie di palma. Alle tre è prevista la risalita sulla barca per tornare al nostro hotel, ma non prima di fermarci un’ultima volta poco prima dell’arrivo, per ammirare i pesci del cosiddetto “Acquario”, una volta indossata la maschera ci accorgiamo della varietà e vastità delle specie presenti che nuotano fianco a fianco a noi. Io non vorrei più risalire ma l’escursione è terminata e non ci resta che aspettare domani per nuotare insieme ad altri pesci alla famosissima Laguna Blu.