Apro gli occhi e non sento il rumore del mare sotto il pavimento in legno della mia villa overwater stamattina, lo vedo solo in lontananza dalla finestra della mia stanza; né rivedo gli aironi volare su quel magnifico cielo equatoriale. Non ci sono quei simpatici camerieri al ristorante a colazione che sorridendo mi augurano il buongiorno e si sforzano di parlare in italiano con il loro accento maldiviano o indiano; non indosserò maschera e boccaglio per nuotare con colorate ed affascinanti creature marine, non navigherò sul Dhoni stamattina alla scoperta di un'altra isola deserta, o di curiosi ed interessanti posti da esplorare, né mi perderò ancora tra i sorrisi di quei bambini maldiviani. Faccio una doccia, ancora provata da un lungo e faticoso viaggio di ritorno ed indosso un'altra divisa, necessariamente pronta per tornare alla mia routine.
Forse mi sono svegliata da un sogno. Un sogno fatto di forti emozioni, di sorrisi, di stupore, di incredibili regali della natura ma anche di sacrifici, di forza di volontà, di tenacia, di coraggio. Il sacrificio e la fatica di rimanere sveglia fino a tardi dopo una lunga giornata per mettere nero su bianco qualcosa di intimo come i miei pensieri e le mie emozioni; per selezionare quegli scatti rappresentativi di quanto quotidianamente vissuto, per lavorare e portare a casa il giusto e gratificante risultato. La forza di volontà di svegliarsi molto presto la mattina, dopo l'irrisorio numero di ore di sonno, per riuscire a portare a termine tutte le attività senza fermarsi mai, senza avvertire la stanchezza, senza perdersi d'animo, anche quando sotto l'acquazzone ed il vento fai snorkeling per la foto perfetta.
Sono un po' stanca ma decisamente felice oggi. Sono tornata a Palermo ma è cambiato qualcosa. Ho il segno indelebile di quella terra addosso, che torna a darmi emozioni ogni qualvolta ripenso agli straordinari momenti vissuti. Mi sento più ricca, più grande, più forte.
Dopo pochi giorni mi rendo conto che basta poco per riscoprire chi siamo, per rendersi conto delle proprie forze ma anche delle proprie paure, dei propri limiti e per imparare a superarli da sola. Perché il viaggio è per me vita, scoperta dentro se stessi prima che fuori, è avventura, è continua adrenalina e stupore.
Sono grata alla vita e a Donnavventura per questa "experience" appena giunta al termine e dopo aver metabolizzato ed assorbito tutto ciò che le Maldive mi hanno regalato, indosso le scarpe ed esco di casa carica e sempre più motivata ad affrontare ciò che la vita vorrà riservarmi!
Irene