Oggi abbiamo fatto un passo in paradiso. Saliamo su un piccolo motoscafo giallo con tre ragazzi molto giovani che ci faranno da accompagnatori, il tragitto fino alla Ile aux reclif dura un'ora, in cui il capitano di questa piccola spedizione di oggi non ci fa mancare un'onda, ridendo come un matto mentre noi ci agganciamo ad ogni appiglio disponibile per non finire con il sedere per aria.
La prima sorpresa della giornata sono i delfini che fanno capolino tra le onde, all'altezza della Passe de Tiputa. Ci fermiamo a guardarli estasiate giocare nell'acqua, saltare fuori e rituffarsi. È un’emozione davvero unica.
La nostra meta, detta anche Isola dei corallli, è un motu disseminato da affioramenti corallini dove lo scenario è quasi lunare, con sabbia bianca e sagome pietrificate che vanno dal grigio al rossiccio e che fanno da barriera all'oceano, creando piccole piscine naturali dove ci si può tuffare. Camminiamo con l'acqua alla vita tra un motu e l'altro e lungo il percorso ci fermiamo a fare snorkeling tra piccoli cumuli di corallo e conchiglie, fino ad arrivare ad una piccola capanna con tutto il necessario per una fantastica grigliata di pesce. I ragazzi hanno preparato per noi anche un’insalata con il raw fish, del riso condito con salsa di soia e del buonissimo pane al cocco. Sulla spiaggia vicino a noi piccoli squaletti pinna nera attendono i nostri avanzi.
Prima di ripartire ci concediamo un giro esplorativo, qualche reportage tra la sabbia bianca e rosa e un tuffo nell'acqua trasparente, per poi proseguire verso l'ultima tappa della nostra giornata.
Appena ti tuffi con la tua maschera capisci perché i locali lo chiamano “Acquario”: un vortice di pesci dai mille colori è quello che trovi nell'acqua poco lontano dal nostro hotel, a nord ovest dell'isola di Rangiroa, puoi toccarli da quanto ti nuotano vicino e da quanti sono. Pesci pagliaccio, pesci pappagallo, ma anche triglie, cernie, pesci chirurgo, tutti che nuotano nello stesso punto e che non sono per niente spaventanti dalla presenza umana. A un certo punto Paola mi indica il fondo, dove una gigantesca murena nuota tra le rocce e va ad infilarsi nella sua tana. Usciamo dell'acqua, un po' controvoglia perché saremo rimasti a osservarli per ore, ma si è fatto tardi ed è ormai l'ora del tramonto. Il suono di due hukulele e delle canzoni polinesiane suonate sulla nostra barca conclude questa giornata, che devo dire è stata una delle mie preferite!