Questa mattina il canto di un galletto mi sveglia alle 6.30, provo a rigirarmi nel letto ma niente, la mia voglia di alzarmi e di andare a vedere l’alba sul mare mi fa scattare in piedi. Amo il rumore delle onde e questi colori tenui che dipingono il cielo.
Finito lo spettacolo torno in camera a prepararmi e aspetto le ragazze per la colazione, anche loro si sono svegliate senza sveglia, insieme mangiamo croissants caldi e pane e marmellata che ci porta la nostra simpatica “proprietaria” di casa, sempre con il sorriso sulle labbra.
Oggi ci aspetta il tour dell’entroterra di Mo’orea insieme a Maui e io non vedo l’ora. Saliamo con il suo 4x4 fino alla cima della Magic Mountain, dove il panorama lascia senza parole. La montagna è detta “magica” poiché su di lei crescono moltissime varietà di frutti, quindi un tempo i locali vivevano grazie alla prosperità del monte e al pesce fresco pescato quotidianamente.
Da qui si nota come il mare passi nettamente dall’azzurrino al blu scuro, Maui ci spiega che questo fenomeno è dovuto all’acqua dolce che scende a valle, essa avendo una composizione più pesante rispetto a quella salata, quando arriva in mare tende ad andare più in profondità.
Dopo esserci fermate in un altro punto dove osservare il panorama chiamato Belvedere, ci dirigiamo alle piantagioni di ananas. In Polinesia questo frutto è una vera e propria risorsa ed è utilizzato moltissimo. La nostra guida ci spiega che ci vogliono ben due anni affinchè diventi maturo e commestibile.
La mattinata si conclude in distilleria, dove abbiamo modo di assaggiare diversi succhi freschi e un liquore di cocco.
Penso che se dovessi scegliere un tipo di cucina al mondo, sceglierei questa. Amo qualsiasi tipo di pesce, che qui è sempre freschissimo e vario, la frutta tropicale ha un sapore dolce e succoso e il cocco viene utilizzato per qualsiasi cosa: oltre a mangiare il frutto viene ricavato l’olio per condire gli alimenti e il suo latte è usato per insaporite le pietanze.
Mentre pranziamo insieme a Maui e la sua fidanzata chiacchieriamo di questi primi giorni, di come siano volati e di come qui si stia bene. Questo clima e la natura rigogliosa danno un senso di pace e serenità e non ci stupisce che ci siano turisti che, una volta scoperte queste isole, decidano di fermarsi a vivere.
Io stessa mi ci fermerei e penso che, differentemente dall’Italia, riuscirei ad accontentarmi con il minimo indispensabile.
Sono davvero incuriosita da questa cultura e mi piacerebbe avere almeno altri 1000 giorni per scoprirla.
A fine giornata mi godo il tramonto dalla mia casetta vicino al mare, penso a come mi stia godendo ogni singolo istante, di come mi senta bene, di come mi mancherà questo paradiso.