Oggi è il nostro ultimo giorno in Polinesia e un pochino di malinconia mi assale. Facciamo colazione e decidiamo di prendere le bici per fare un giro al di fuori dell’hotel. La cosa che ci lascia stupite è che qui le biciclette sono senza freni, quindi un po’ titubanti iniziamo a pedalare senza una reale meta, in attesa che qualcosa richiami la nostra attenzione per farci fermare. In lontananza vediamo un piccolo minimarket e tentiamo una maldestra frenata con i piedi, che per fortuna va a buon fine. Al suo interno vi sono prodotti alimentari, mentre all’esterno ci sono molte ceste con vestiti tipici, iniziamo a curiosare qua e là e alla fine acquistiamo tre olii monoi e Giorgia compra anche una borsina intrecciata di varie tonalità di rosa. Riprendiamo le bici e torniamo indietro per goderci un’ora di sole sulla spiaggia di sabbia bianca dell’hotel, facendo ancora qualche foto e qualche ripresa, mentre aspettiamo che ci vengano a prendere per portarci al Relais di Josephine.
Al Relais ad attenderci ci sono Josephine, sua figlia e un cagnolino bianco e grigio con una sorta di frangetta sugli occhi che lo rende molto simpatico. Questo è un posto molto accogliente, indicato per chi vuole godersi un soggiorno in un ambiente più raccolto e familiare e il punto forte è la terrazzina sul mare da cui si può godere indisturbati buon cibo e vino accompagnati dallo spettacolo dei delfini che nuotano proprio qui. Il pranzo ci viene preparato davanti agli occhi, il tonno crudo tagliato a cubetti viene unito a pomodori, peperoni, cetrioli e capperi sminuzzati finemente e condito con olio d’oliva, sale e pepe. Il tutto ci viene servito accompagnato da cous cous e vino bianco e proprio mentre stiamo mangiando, i delfini iniziano a saltare fuori dall’acqua e per fortuna Paola riesce ad immortalarne il guizzo.
Alle 16 parte il nostro aereo per Tahiti e io vedo dal finestrino le classiche immagini da cartolina dell’atollo di Rangiroa e dei suoi motu circondati da acque che vanno dagli azzurri più chiari a quelli più intensi.
Arrivate a Tahiti, mentre veniamo accompagnate al Manava Suite Resort per lasciare i bagagli, ci accorgiamo che proprio vicino all’hotel ci sono degli stand adibiti a una gara di surf, così decidiamo di assistere alla competizione ma, purtroppo, la line up (nel gergo dei surfisti viene chiamata così la linea dove si crea l’onda) è troppo lontana perché è al di fuori della barriera corallina. Decidiamo così di tornare in hotel per prepararci alla cena con la responsabile dell’ufficio del turismo di Tahiti alle Roullottes. Le Roulottes sono furgoncini gastronomici che preparano cibo della cucina tahitiana in porzioni molto abbondanti e a prezzi modici e sono molto apprezzati dalla gente del posto perché si può scegliere tra una grande varietà di cibi e perché garantiscono un ritrovo in cui spesso viene suonata musica dal vivo. Finita la cena, che devo ammettere è stata davvero sorprendente, abbiamo il tempo per una piccola passeggiata prima di andare in aeroporto, dove, una volta arrivate, ci viene donata una collana di conchiglie come da tradizione polinesiana per le persone che sono in partenza e in un attimo mi tornano alla mente tutti i giorni meravigliosi in questo paradiso e le avventure che abbiamo vissuto.