Oggi dobbiamo abbandonare Mo’orea per raggiungere Rangiroa e un pizzico di malinconia mi assale. Qui le persone sono davvero speciali e sanno farti sentire a casa, come ha fatto la proprietaria del Taoahete beach house, che ci ha coccolato con la sua gentilezza e le sue ottime cene e Maui che ci ha raccontato tutti i segreti e le tradizioni dell’isola e si è preso cura di ogni dettaglio per rendere favolose le nostre escursioni.
Il viaggio sulla nave per Tahiti dura un’oretta e dal porto ad attenderci troviamo Mata, un omone vestito di nero, con occhiali da sole scuri, che parla un mix ben amalgamato di francese e spagnolo, condito da qualche parola in inglese. Ovviamente diventa subito l’idolo del gruppo.
Dato che abbiamo un po’ di tempo, decidiamo di fare una visita più approfondita del mercato di Papeete insieme a Mata, che ormai si è calato completamente nella parte della nostra guardia del corpo e ci segue passo passo. Decidiamo così di perderci tra i piccoli labirinti formati dalle bancarelle colorate, ricche di ghirlande di fiori freschi, borsine intrecciate di paglia, vestiti con temi floreali variopinti, olii di cocco di varie profumazioni, frutti tropicali e ovviamente i famosissimi gioielli di perle.
Alle 12:30 parte il nostro volo per Rangiroa, l’aereo è piccolo e con i motori ad elica e siamo tutte un po’ stupite dal fatto che faccia una fermata prima della nostra destinazione, come se fosse un treno o un bus. Il panorama che si vede dal finestrino è pazzesco, uno degli atolli più grandi del pianeta terra è proprio davanti ai nostri occhi.
Arrivate in aeroporto ci viene messa al collo la tipica collanina di fiori di thiare e veniamo accompagnate con la navetta all’ Hotel Kia Ora, qui possiamo ammirare i bungalow, palafitte sull’acqua che avevo potuto vedere solo in cartolina.
Qualche foto al tramonto ed è ora di preparasi per la cena, accompagnata da uno spettacolo tipico polinesiano dove ballerini e ballerine di tutte l’età si muovono a ritmo di musica indossando coroncine di fiori in testa, gonnellini di paglia e cocchi come reggiseni. Alcune bambine che fanno parte del gruppo di ballo ci vengono a prendere e ci chiedono di cimentarci nel ballo, copiando i loro movimenti, così ancheggiando e volteggiando come loro, tra mille risate e suoni di musica polinesiana finisce la nostra giornata.