Dai ghiacci della Terra del Fuoco fino alla linea dell’equatore! E’ questa l’impresa 2012 targata Donnavventura. Da Santiago del Cile, primo punto di sbarco, la carovana punta a sud per cominciare la discesa e poi la risalita di tutto il Sud America. Si passa per Santa Cruz, si attraversa la Regione dei vini con i suoi splendidi vigneti Cabernet, fino ad imboccare la mitica “Panamericana” diretti verso la Patagonia. Una natura ricca e avvolgente fa da cornice ad un’impresa che si rivela, da subito, più ostica del previso; lungo le piste sterrate cominciano a spuntare neve e ghiacci, le temperature precipitano e si intravedono, qui e là, le creste fumose dei primi vulcani, indimenticabile quello di Villarrica, un cuore di magma avvolto dal gelo delle sue irte pendici, fra i più attivi delle Ande.
Approdate a Puerto Aisen a bordo di una piccola nave cargo, si proseguirà alla scoperta del Parco Nazionale di Torre del Paine e del Lago Grey dove fanno la loro comparsa i primi iceberg, sculture galleggianti che sfilano tra le quinte di un teatro a perdifiato allestito dal caso tra installazioni di roccia, mare e ghiaccio.
A seguire, la traversata dello stretto di Magellano costituirà l’ultima fatica prima di raggiungere la Terra Del Fuoco e la fine del mondo, così come i viaggiatori definiscono il remoto avamposto di Ushuaia. Arrivate a destinazione è un paesaggio bianco latte quello che accoglie le reporter e i loro pick up Mitsubishi, che adesso corrono, come macchie di colore allegre e inusitate, sotto la pioggia di neve che cade a grandi fiocchi.
Si presenta, così, anche il momento di volgere lo sguardo e risalire verso nord in terra argentina, dal Glaciar Perito Moreno lungo la Ruta 40, passando per Mendoza, fino a raggiungere Santiago. Comincerà proprio da qui la scoperta dell’Oceano Pacifico che vede tra i suoi primi target la Nuova Caledonia. Dall’Isola dei Pini a quelle di Lifou e Ouvea, dall’esplorazione della Grande Terre fino alla capitale Noumea è un susseguirsi perpetuo di scorci incantevoli e acque turchesi. Quaranta giorni di viaggio, sette fusi orari e ben venti voli aerei per visitare quattro paesi. Una breve crociera in catamarano e si riparte per le isole Fiji, terra di luce e di grandi contrasti, dalla tinta champagne delle spiagge assolate al nero cangiante delle rocce di basalto, set naturale di famosi cult movies come il recente “Castaway” e il mai dimenticato “Laguna Blu”.
Ma il paradiso non finisce qui! Dalla vicina Polinesia fino all’isola di Pasqua (Rapa Nui), il team Donnavventura tornerà a immergersi, per l’ennesima volta, in un passato glorioso, quello di una civiltà vissuta ai confini del mondo, tra vulcani e Moai… mistero e magia.
L’ultima parte del viaggio vedrà le neoreporter attraversare il nord del Cile e del Perù.
Migliaia di chilometri sono ancora da percorrere… tra distese di roccia, deserti pietrosi e grandi dune di sabbia. Da San Pedro De Atacama, famoso per i suoi fenicotteri rosa, si parte alla volta dei Geysers del Tatio, a oltre 4500 metri di quota e verso la Valle de la Luna con i suoi canyon, i suoi crateri, le sue sculture rosso sabbia; visioni straordinarie che rimangono negli occhi, impresse fino all’anima, mentre si corre nuovamente lungo la Panamericana per raggiungere il Perù.
Indimenticabile è il sorvolo delle linee di Nazca: geroglifici tracciati sul terreno fino a comporre oltre 800 figure di animali del luogo: balena, pappagallo, lucertola, ragno, condor, colibrì e ancora molti, molti altri. Disegni giganti, risalenti alla civiltà Nazca, rimasti incredibilmente intatti anche a distanza di migliaia di anni.
Non meno eccitante è la scoperta dell’Amazzonia con i suoi scorci rigogliosi, la sua fauna variegata, gli insediamenti e le culture legate ancora oggi ai doni della terra e al Rio che le attraversa nutrendone le sponde, come il villaggio di Belèn, paese galleggiante che sorge proprio qui, un mondo altro in cui immergersi ancora qualche ora prima di chiudere la porta di questo viaggio affascinante e, mestamente, far ritorno alla routine di tutti i giorni.