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21/11/2024: Il Reportage di Giulia in Thailandia

Eccomi di nuovo in viaggio con Donnavventura, questa volta con un team diverso: Alice, con cui avevo già viaggiato in Egitto, e le nuove compagne Irene e Laura. Partiamo da Milano, con la neve, per volare in Thailandia, una delle mete dei miei sogni.

La prima settimana l’abbiamo trascorsa tra Phuket e Phang Nga: un’avventura che ha superato ogni aspettativa e che si è rivelata una delle esperienze più incredibili della mia vita. Abbiamo scoperto non solo la bellezza selvaggia di alcune isole thailandesi, ma anche i luoghi iconici di film leggendari e le vite delle persone che ci vivono.

Il nostro arrivo a Phi Phi Island è stato mozzafiato. Il mare cristallino e le scogliere verdi creavano un paesaggio così perfetto che sembrava surreale. Siamo andate a Maya Bay, famosa per il film “The Beach” con Leonardo DiCaprio, e lì ho capito davvero cosa vuol dire "paradiso". La baia, circondata da rocce calcaree e vegetazione, è uno spettacolo che lascia senza parole. Ma la sorpresa non è finita: un’escursione a Monkey Beach ci ha regalato momenti super divertenti con delle scimmiette che saltavano da una roccia all’altra.

Ogni angolo di Phi Phi Island sembra una cartolina, ma nessuna foto può davvero rendere la maestosità di quel posto. La natura lì è davvero sorprendente.

Un altro giorno, siamo andate nella baia di Phang Nga, famosa per il film “L’uomo dalla pistola d’oro” di James Bond. I pinnacoli di roccia che spuntano dall’acqua creano un paesaggio quasi surreale. Mi sono persa nell’immensità del luogo, scattando foto in continuazione, ma ancora una volta la realtà era troppo imponente per essere catturata in un obiettivo. Quasi come se la bellezza di quella baia esistesse solo per essere vissuta sul momento e dal vivo. Abbiamo fatto un’altra esperienza unica, remando in canoa tra le rocce calcaree: una sensazione di pace totale che mi porterò dentro per sempre.

L’isola di Surin è stata un altro angolo di bellezza naturale. Il mare assume sfumature incredibili, dal blu profondo al verde smeraldo, e abbiamo visitato il villaggio dei Moken, una tribù che vive in casette di paglia costruite su palafitte, lontano dalla modernità. Un altro momento indimenticabile è stata l'escursione in canoa di bambù lungo il fiume, nel parco nazionale di Khao Lak, tra palme e piante rigogliose. Sembrava di essere in un mondo a parte, pieno di pace e tranquillità.

A Phuket, abbiamo esplorato la Old Town, con le sue strade colorate e i templi suggestivi e super colorati, ricchi di statue dorate e incenso.

E poi, c’è Patong, dove la vita notturna è in pieno fermento: luci al neon, locali, mercatini… un mondo completamente diverso dalla quiete di Phuket, ma molto affascinante a modo suo.

Dopo aver lasciato Phuket, dove ci avevano accolto il mare turchese e le spiagge bianche, abbiamo preso la strada verso Bangkok, un viaggio che si è trasformato in un’avventura indimenticabile.

Abbiamo sostato in diversi posti, prima di raggiungere la capitale e ognuna di queste tappe mi ha regalato qualcosa di speciale.

Il viaggio è stato molto lungo ma guardando fuori dal finestrino è passato velocemente… i paesaggi sembravano usciti direttamente da Jurassic Park: colline verdi che si susseguivano all’infinito, fitte giungle sembravano ricoprire ogni angolo e ad ogni curva avevo la sensazione di essere completamente immersa nella natura selvaggia con colori super intensi.

E poi lungo una strada tranquilla, abbiamo incontrato due elefanti. Non avrei mai immaginato di vederli in una situazione così spontanea. L’emozione è stata fortissima: questi magnifici animali, maestosi e sereni, camminavano lentamente accanto alla strada. Il mio cuore batteva forte, io e Alice, stupite e meravigliate, dalla macchina osservavamo ogni loro movimento, cercando di memorizzarne ogni dettaglio.

Una cosa che ha catturato la mia attenzione, e che non smette di farmi sorridere ogni volta che ci ripenso, sono i cavi elettrici. In ogni città, in ogni villaggio, questi grovigli di fili sembrano crescere da ogni angolo, appesi senza alcun ordine, e allo stesso tempo incredibilmente caratteristici. Ogni volta che li vedevo, mi veniva la voglia di scattare una foto… hanno un che di affascinante.

Un altro momento che non dimenticherò mai è stata la visita al mercato galleggiante di Damnoen Saduak. Un mondo a sé, dove i colori dei frutti tropicali, dei cibi tipici e delle spezie si mescolano ai rumori dei motori delle barche. Abbiamo navigato tra le bancarelle galleggianti a bordo di una barchetta guidata da una signora con una pagaia, fermandoci a scambiare qualche parola con i venditori che, con il sorriso sulle labbra, ci offrivano frutti freschi e oggetti artigianali.

Arrivate a Bangkok, sono rimasta completamente a bocca aperta, più ci avvicinavamo al centro, più aumentavano i grattacieli, che sembravano voler toccare le nuvole. La città è un contrasto continuo tra il moderno e il tradizionale, lo skyline si alterna ai numerosi templi che, con i loro tetti colorati e pieni di dettagli dorati, emergono tra le strade trafficate. Abbiamo visitato il Wat Arun che con la sua bellezza maestosa, mi ha lasciato senza fiato, per non parlare del Palazzo Reale, un posto immenso e magico, dove tutto era dorato, e rifletteva la luce del sole, creando giochi di luce meravigliosi.

È stata un’esperienza fantastica anche salire sui Tuk Tuk, che riescono a sorpassare ovunque le macchine ferme nel traffico, certe volte essendo anche un po’ spericolati, ma sicuramente ci si diverte.

Il viaggio è finito e mi porto nel cuore tanti bei ricordi, trascorsi con una squadra meravigliosa, in un paese che con i suoi colori, i suoi suoni e le sue luci rimarrà sempre con me.

Giulia


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