02/07/2024 - 03/07/2024
Ed ecco che il cielo si spaccò e una vergine si tolse il velo dal volto. Scese a Hammamet e guardò il mare da un oblò, si annoiava un po’. Tutto il mare volava stando immobile. Una tempesta di sabbia l’assalì. Si difese tra le mura della medina, urlando a squarciagola che le mancava il moro. “Voglio l’amore!” Non ce la faccio più! Mi manca il moro! In questa grande assenza si rifugiò a casa di Amel dove nell’attesa iniziò ad apprendere a scrivere arabo. Non ne poteva più di vedere i letti separati. Tutto ciò la colpì come un colpo di gong, così che potesse risuonare a lungo nella speranza che arrivasse all’orecchio dell’amato. Si rese conto che certe cose schiacciavano il cuore come se fosse uno scarafaggio. E tutto ciò era orribile come spiaccicare uno scarafaggio. Tra le noti arabe di una cantante tunisina iniziò la tragedia. Dal panorama di Sidi Bousaid senza distogliere un solo attimo lo sguardo dalle navi troiane che, salpate, si allontanavano da Cartagine, la donna fece innalzare un rogo sul lido, vi salì e, mentre la fiamma divampava, si trafisse il cuore.
Lei era Didone e lui era Enea.
Se non sei ancora registrata al sito di DONNAVVENTURA, puoi farlo adesso cliccando su Partecipa!
Se sei già registrata al sito di DONNAVVENTURA, inserisci username e password per accedere al tuo profilo.