






Fuori dalle brande! Sono le 8.30 a Riccione e le nostre DV guardano dalla propria camera dell’hotel le Jeep parcheggiate fuori. Il tempo non è promettente: pioggia e vento forti hanno già causato degli allagamenti nella città, ma nemmeno questo rovinerà il training delle giovani ragazze.
Dopo colazione infatti si approfitta di una sala dell’hotel per discutere sul da farsi e per chiarire alcuni dubbi sul lavoro, finché, ahimè, l’acqua piovana non raggiunge anche le sale basse dell’hotel e la squadra è quindi obbligata a spostarsi. Dopo aver lavorato un po’ nella hall è ora di pranzo, e per fortuna un ristorante lì vicino ospita tutta la troupe. Dopo pranzo c’è un’incredibile schiarita che permette una breve passeggiata: ogni momento è buono per delle riprese, e arrivate sulla spiaggia tutte scattano una foto dall’alto col drone dopo aver scritto “Donnavventura” sulla sabbia. Questa foto la vedrete di sicuro sui social! Tornati in hotel arriva un’altra bella notizia: è possibile visitare la Fondazione Cetacea di Riccione che opera da più di 30 anni. Qui le DV vengono accolte dal direttore Sauro Pari, che gestisce il centro di recupero delle tartarughe marine e ha competenza da San Benedetto del Tronto fino a Cesenatico. La squadra, che ora si trova nella stanza didattica, grazie alle domande di Alice, ha imparato molte cose interessanti che vi descrivo qui di seguito: le tartarughe, essendo rettili, hanno dei polmoni molto grandi per poter incanalare ossigeno e poi stare sotto acqua un paio d’ore prima di respirare di nuovo. Sotto acqua sono più protette che in superficie, anche se a volte capita che qualche pescatore o malintenzionato ferisca le tartarughe. È proprio in questo caso che la fondazione arriva in aiuto e per questo è considerata un vero e proprio “pronto soccorso” per questi meravigliosi animali. Insieme a Sauro le ragazze visitano poi le vasche al cui interno si trovano alcune tartarughe malate. Anche qui le domande vengono spontanee: le tartarughe più comuni nell’adriatico sono le tartarughe Fuori dalle brande! Sono le 8.30 a Riccione e le nostre DV guardano dalla proprio camera dell’hotel le Jeep parcheggiate fuori. Il tempo non è promettente: pioggia e vento forti hanno già causato degli allagamenti nella città, ma nemmeno questo rovinerà il training delle giovani ragazze.
Dopo colazione infatti si approfitta di una sala dell’hotel per discutere sul da farsi e per chiarire alcuni dubbi sul lavoro, finchè, ahimè, l’acqua piovana non raggiunge anche le sale basse dell’hotel e la squadra è quindi obbligata a spostarsi. Dopo aver lavorato un po’ nella hall è ora di pranzo, e per fortuna un ristorante lì vicino ospita tutta la troup. Dopo pranzo c’è un’incredibile schiarita che permette una breve passeggiata: ogni momento è buono per delle riprese, e arrivate sulle spiaggia tutte scattano uno foto dall’alto col drone dopo aver scritto “Donnavventura” sulla sabbia. Questa foto la vedrete di sicuro sui social! Tornati in hotel arriva un’altra bella notizia: è possibile visitare la Fondazione Cetacea di Riccione che opera da più di 30 anni. Qui le DV vengono accolte dal direttore Sauro Pari, che gestisce il centro di recupero delle tartarughe marine e ha competenza da San Benedetto del Tronto fino a Cesenatico. La squadra, che ora si trova nella stanza didattica, grazie alle domande di Alice, ha imparato molte cose interessanti che vi descrivo qui di seguito: le tartarughe, essendo rettili, hanno dei polmoni molto grandi per poter incanalare ossigeno e poi stare sotto acqua un paio d’ore prima di respirare di nuovo. Sotto acqua sono più protette che in superficie, anche se a volte capita che qualche pescatore o malintezionato ferisca le tartarughe. È proprio in questo caso che la fondazione arriva in aiuto e per questo è considerata un vero e proprio “pronto soccorso” per questi meravigliosi animali. Insieme a Sauro le ragazze visitano poi le vasche al cui interno si trovano alcune tartarughe malate. Anche qui le domande vengono spontanee: le tartarughe più comuni nell’adriatico sono le tartarughe “caretta caretta” che possono vivere fino a massimo 100 anni. Mangiano 2 volte per settimana (martedì e venerdì) e sono almeno 6 le tartarughe che vengono soccorse ogni settimana. Anche Irene e Giada fanno qualche domanda a Sauro prima di andare via. La visita è stata davvero emozionante, è bello sapere che qualcuno si prende così cura dei nostri amati animali marini! Soprattutto Jessica si è dimostrata molto entusiasta. Ma quanto è bello conoscere e toccare con mano nuove realtà!
Tronate in hotel le nostre DV si mettono al lavoro prima di cena. Dopo un buon risotto si torna a lavoro per portarsi anche un po’ avanti per i giorni successivi. Domani si parte per una nuova destinazione… chissà!
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