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Un’ultima passeggiata lungo il fiume Kwai

Prima di salutare definitivamente il maestoso fiume Kwai, le Donnavventura si concedono un’ultima passeggiata lungo le sue rive. Il sentiero, ombreggiato da una lussureggiante vegetazione subtropicale, le conduce a un punto panoramico mozzafiato. Da qui, lo sguardo spazia su un paesaggio incantevole, dove il fiume si snoda tra colline verdeggianti e villaggi tradizionali.
In quest’atmosfera idilliaca, le ragazze fanno un incontro inaspettato. Un musicista locale, armato di un semplice violino e di un impianto artigianale, sta offrendo un concerto improvvisato sulle rive del fiume. Il ritmo coinvolgente della sua musica le invita a ballare e cantare, creando un’atmosfera festosa e spontanea. Anche un’insegnante di Bangkok, che si è unita al gruppo, non resiste al richiamo della musica e si unisce al ballo, stringendo amicizia con le ragazze.
Ripreso il cammino, le Donnavventura fanno una sosta al Wat Tham Khao Leum, un tranquillo tempio buddhista. Una maestosa statua del Buddha bianco, alta 35 metri e larga 21, incanta le visitatrici con la sua immensità. In Thailandia, i templi come questo, definiti “Ordinary Temple”, sono costruiti grazie alle donazioni della popolazione e rappresentano un importante punto di riferimento per la comunità locale. Qui, i monaci dedicano la loro vita alla preghiera, alla meditazione e alla raccolta di offerte per aiutare le famiglie più bisognose.
Nei giardini del tempio, tre gong di dimensioni diverse – due dorati e uno nero – scandiscono il ritmo della giornata monastica. La tradizione vuole che chiunque possa far risuonare questi strumenti, invocando gioia, prosperità e buona fortuna. Le Donnavventura, affascinate da questo rito antico, non possono fare a meno di provare l’emozione di far vibrare i gong, portando con sé un ricordo indelebile di questa esperienza unica.
È ora di ripartire in direzione Ayutthaya. Durante il tragitto, le ragazze si concedono un altro pranzo con specialità tipiche thailandesi. Al loro arrivo al ristorante, si imbattono negli uomini che, seduti su sgabelli, puliscono i gamberi di acqua salmastra tipici della zona.
Non c’è tempo da perdere: finito di assaporare le specialità locali, la squadra si dirige nel prossimo campo base per completare il lavoro del giorno.

Dal diario di Laura

 
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