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Verso il deserto!

Un nuovo giorno della nostra avventura si apre con una bellissima alba dalla camera dell’albergo, con vista su tutta la città di Fès. Colazione abbondante per avere le energie per un’intera giornata di trasferimenti. Iniziamo a fare qualche scatto e video davanti all’albergo, mentre capiamo come organizzarci per il lungo viaggio.
Prima tappa: Ifrane. Nel tragitto io, Alice e Laura ci scambiamo qualche battuta sulla cittadina. Ifrane, conosciuta come la "Piccola Svizzera del Marocco", è una città situata a circa 1.700 metri sul livello del mare, famosa per il suo clima fresco e l'architettura in stile alpino. In inverno, è una delle poche località sciistiche del Marocco, molto popolare tra i turisti. Perfetta per una fuga dalla calura estiva o un'avventura invernale.

Nel tragitto incontriamo molti greggi di pecore, ma uno in particolare attrae la nostra attenzione e ci fermiamo ad accarezzare le pecore; io prendo in braccio un agnellino, mentre Alice una capretta.
Incontriamo anche dei cavalli con delle sedute tipiche marocchine, che accarezziamo dalla macchina, perché era molto freddo.
Arrivati a Ifrane, incontriamo anche i macachi e ci fermiamo a fotografarli, osservarli e fare vari video. Mi è molto piaciuto soprattutto vedere come non avessero paura di noi e uno in particolare mi ha toccato la gamba, quindi gli ho dato la mano e mi ha dato una sensazione fortissima della loro umanità che traspariva dai loro occhi.
Ripartiti, dopo un po’ ci fermiamo per il pranzo a Thimahdite, una cittadella di passaggio verso la nostra meta, Midelt.
Il pranzo è uno dei più caratteristici fatti fino ad ora. Dopo aver esplorato un po’ i ristoranti nei dintorni, ne scegliamo uno molto tradizionale. Mangiamo un buonissimo tajine di verdure, dell’ottimo pollo arrosto e del kebda (piatto tipico fatto con cipolle e fegatini di pollo) e, nel mentre, registriamo qualche battuta.
Ci rimettiamo in cammino e, nel percorso, incontriamo altri greggi e vediamo il paesaggio cambiare sempre di più, diventando sempre più brullo e arido. Si percepisce che stiamo andando verso il deserto.
Arriviamo a Midelt verso le ore 17:30 e registriamo l’ingresso nel nuovo hotel. Subito ci mettiamo a fare il time code vicino al fuoco con un ottimo tè marocchino.
Tempo di riposarsi per prepararsi alla cena.
Alle 20, ritrovo nella hall e andiamo tutti a cena, dove mangiamo una zuppa di verdure e degli spiedini speziati, ma la cosa migliore è la frutta, tutta dolcissima!
Stanche ma felici della giornata che ci aspetta, andiamo a letto.

Dal diario di Aurelia

 
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